Студопедия

Главная страница Случайная страница

КАТЕГОРИИ:

АвтомобилиАстрономияБиологияГеографияДом и садДругие языкиДругоеИнформатикаИсторияКультураЛитератураЛогикаМатематикаМедицинаМеталлургияМеханикаОбразованиеОхрана трудаПедагогикаПолитикаПравоПсихологияРелигияРиторикаСоциологияСпортСтроительствоТехнологияТуризмФизикаФилософияФинансыХимияЧерчениеЭкологияЭкономикаЭлектроника






Mutamenti, avvenuti dal cinquecento al Seicento






IL FORMARSI DELLE LINGUE NEOLATINE

Per comprendere come sia avvenuto il formarsi delle lingue neolatine dobbiamo considerare quanto è avvenuto nei secoli. La debolezza dei confini dell’impero, e i conseguenti frequenti contatti con le popolazioni straniere, chiamate in modo generico barbare, portò alla trasformazione della lingua. Negli ultimi anni dell’impero d’Occidente, man mano che le invasioni barbariche portavano ad una disgregazione sempre maggiore, il latino parlato si mescola con le lingue degli invasori (Visigoti, Ostrogoti, Arabi, ecc.) iniziando un processo che porterà alla formazione di lingue diverse nelle diverse zone d’Europa. Quello che per molti secoli era rimasto un territorio compatto sotto il dominio di Roma si trasformerà in un insieme di regni detti romano-barbarici. In alcuni di questi territori le lingue dominanti furono quelle barbariche e il latino scomparve del tutto; mentre nei territori in cui la dominazione romana gli elementi della lingua latina rimasero dominati e portarono al formarsi delle nuove lingue chiamate neolatine o romanze. Sette sono le lingue neolatine: l’italiano volgare, il ladino, il francese doil, il francese doc, il rumeno, lo spagnolo e il catalano.

 

MUTAMENTI, AVVENUTI DAL DUECENTO AL QUATTROCENTO

L’Italia dal Duecento al Quattrocento vide una grande fioritura di civiltà in tutte le sue regioni; tra queste Firenze ebbe il maggior sviluppo economico e culturale. La forza economica e politica di Firenze alla fine del Duecento favorì lo sviluppo della cultura, pittori, scultori, scrittori trovarono l’ambiente ideale per produrre le loro opere. Prima delle scuole siciliane sono stati due: il francese in lingua d'oil, il provenzale in lingua d'oc. Anche nel duecento secolo tra gli scrittori e i notai la pratica di usare il dialetto nativo per i testi scritti era ormai molto diffusa. Il Trecento è il secolo delle tre colonne di lettura italiana: Alighieri, Petrarca, Boccaccio - le loro opere scritte in volgare si diffusero rapidamente in tutta l’Italia, e divennero un modello per gli altri scrittori, che iniziarono a comporre in fiorentino. Leon Battista Alberti ha iniziato la promozione della nuova lingua e scrive una prima grammatica come una sfida per dimostrare che anche il volgare ha la struttura grammaticale ordinata.

 

MUTAMENTI, AVVENUTI DAL CINQUECENTO AL SEICENTO

In Cinquecento il latino ha raggiunto piena maturità, gli intellettuali avevano fiducia nella nuova lingua. Il latino si usava nel amministrazione, giustizia, matematica, medicina, filosofia. Il volgare si usavano nel testi di arti applicate, storiografia, nella letteratura. Nel cinquecento sono apparse le prime grammatiche e i primi vocabolari. Spagnolo e portoghese avevano il ruolo del inglese di oggi. Nelle prima metà del cinquecento la commedia era in genere ideale per relazione di un vivace misti linguismo - veneziano, toscano, spagnolo, milanese, napolitano. Nel Seicento è nata della Crusca. Era una associazione privata, Italia divisa in stati diversi. Il primo avversario della Crusca era Paolo Beni autore di Anticrusca. Lui considera la lingua italiana come patrimonio comune.


Поделиться с друзьями:

mylektsii.su - Мои Лекции - 2015-2024 год. (0.007 сек.)Все материалы представленные на сайте исключительно с целью ознакомления читателями и не преследуют коммерческих целей или нарушение авторских прав Пожаловаться на материал